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Grotta del Fico: l’ultimo rifugio della Foca Monaca Mediterranea (Monachus Monachus)!

Uno degli animali più ricercati del mondo: muso simpaticissimo, buffi movimenti e abitudini da gran timidona!

In Sardegna si interessarono allo studio di questo pinnipede diversi gruppi speleologici: come gli speleologi anche le foche passavano volentieri le loro giornate all’interno di grotte, oltre sifoni e sale sommerse, per trovare riparo dai raggi del sole e dal passaggio umano. Per questo da sempre prediligono gli arcipelaghi, le piccole cale e le scogliere a picco sul mare.

Nell’estate del 1970, se ne occupò anche la Universities Federation for Animal Welfare di Londra, mandando sul posto il suo direttore scientifico Walter Scott, un vero specialista di foche e dei problemi degli animali da proteggere.

Scott fu accompagnato nei suoi giri in Sardegna da Padre Antonio Furreddu, fondatore del Gruppo Speleologico Pio XI e grande conoscitore del tema. Negli anni Ciquanta Furreddu cominciò uno studio sulle popolazioni della Foca Monaca Mediterranea in Sardegna, documentandone la presenza in epoca storica, monitorando le popolazioni sopravvissute, esplorando le grotte costiere nelle quali ancora si rifugiavano degli esemplari.

Ecco qualche foto di proprietà del gruppo:

Risultava chiaro ormai come, durante il Novecento, il numero degli esemplari si era ridotto drasticamente e, se all’inizio del Secolo esistevano circa 25 località che ospitavanola specie stabilmente, negli anni Sessanta e Settanta esistevano ormai solo gli individui del Golfo di Orosei, ovvero i 7 esemplari della Grotta del Fico, oltre ad una decina di altri sparsi nei rimanenti 1800 km di coste. Ecco perchè la Grotta è famosa come l’ultimo rifugio della Foca Monaca.

Dagli anni Ottanta si sono susseguiti numerosi “ultimi avvistamenti” sulla Costa di Baunei e in Sardegna in generale, tanto che c’è chi è pronto a scommettere sulla sua attuale presenza lungo le nostre coste: potrebbe aver affinato la tecnica e riesce quindi a sfuggire al nostro occhio, preferendo godersi le splendide cale quando arriva il periodo giusto.

Oggi alla Grotta del Fico è possibile ammirare e fotografare due splendide riproduzioni, realizzate dal naturalista e tassidermista Massimo Canargiu.